Ansia,  Le nostre ricette

ANCORA 5 MINUTI

Oscure nubi si addensano all’orizzonte. Nella notte, come un palpito, in lontananza, il cielo si illumina. Pulsa di lampi, contorcendo le proprie budella in una feroce contrazione. Pare si stia preparando. In un sospiro, si gonfia i polmoni prima di esplodere.

E’ un’estate bislacca quella a Bologna, quest’anno. Siamo ancora in balia dei mutamenti dell’ultimo passo prima dei fatidici 30 anni, e anche il clima non accenna a quietare la sua indecisione cronica. E’ difficile incastrarsi in un meccanismo a questa età. Intercapedini anguste, ingranaggi male oliati e collegamenti interrotti non lasciano molto spazio al nostro bagaglio di sogni e aspettative. Se poi ad un ingranaggio manca un dente o non è perfettamente inserito basta una piccola vibrazione per farlo uscire di passo.Troppo banale parlare di acciacchi, di giunture malandate, di mal di schiena galoppanti, non vogliamo passare per quelli che già si sentono vecchi. I dolori ci sono, credetemi, ma non sono quelli del corpo che ci attanagliano. Il punto è che si tratta dell’esatto opposto, siamo giovani in fin dei conti. Forse troppo.

Volto lo sguardo, mi ritrovo a camminare lungo una strada asfaltata. Avverto qualcosa. I piedi si fanno pesanti, sembrano incollati a terra. La tempesta in fondo alla via cresce, muta, si dibatte minacciosa. E’ decisamente pronta a divorarmi. D’un tratto, l’impressione che qualcosa mi stia seguendo si insinua sempre di più nelle ossa. Mi volto di nuovo. Quel qualcosa ora mi trattiene. E’ alle mie spalle che sogghigna. Nei suoi occhi intravedo una scintilla.

Sai benissimo cos’è questa luce.” sibila la creatura.

Sento le gambe sempre più impastate, più sforzo i muscoli e più le sento invischiate.

Guardami. Guarda dentro di me. E’ tutto dentro di me, ormai.

Il sangue mi si gela, non riesco più a smettere di tremare. I detti battono così forte da fare male. E’ come se tutta la mia vita trascorsa fosse racchiusa in quel bagliore. Così bello, così intenso. E così… lontano.

Resta qui, non vedi come era tutto così splendido?

Ma io devo andare.

Dove dovresti andare?” ringhia la bestia. “Dall’altra parte?

Mi trascina sempre più verso di lei. Dentro di lei. Sono paralizzato. Le sue fauci cominciano a sbavarmi sulla faccia, le gengive incancrenite puzzano di marcio.

“Dall’altra parte si diventa adulti. E’ il capolinea per te e per la tua generazione di nostalgiche fighette. Non siete e non sarete mai pronti a un cazzo nella vita. Resta qui, dove sei cresciuto. Dove puoi trovare tutti i tuoi diari delle medie. Dove puoi trovare le foto di quando eri felice con tutti quegli amici che ora chissà dove sono. Dove puoi maledire l’università, il sistema, i soldi e Dio per non averti fatto superare quel dannato esame, mentre perdevi tempo a bere fino a notte fonda, a cantare, a perderti nei tuoi assurdi progetti. Dove la vita era talmente profumata da dare il voltastomaco ma fortunatamente eri troppo impegnato a sprecarla per poterla sentire. Resta qui dove puoi sentirti al sicuro. Dove puoi sempre dare la colpa a qualcosa. Dove puoi aspettare.”

Sento le sue zanne sfondarmi il cranio.

“Resta altri 5 minuti.

Mi alzo di soprassalto, il cuore martella all’impazzata. Una timida luce fa capolino fra gli alberi, la finestra è spalancata e l’odore di pioggia pervade la stanza.

Cazzo, ho dormito tutta notte con la finestra aperta, ho i piedi congelati.

Mi accorgo che la sveglia accanto a me sta suonando senza sosta. 

Sempre quello stramaledetto motivetto tutte le mattine. Ogni volta.

Sveglia, cesso, caffè, feed di instagram, controllare le scadenze delle bollette e del cibo in frigo, macchina, lavoro.

Ogni. Fottuta. Mattina.

Con la mano tremolante, raggiungo lo smartphone, silenzio la sveglia, e mi giro dall’altra parte.

Non sono pronto.

Ancora 5 minuti.

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Sele-Bot: UPLOAD di ricetta e immagini di cibo per smorzare la depressione.

WAFFLE

480 g di farina 0

2 uova

60 g di burro

6 cucchiai di zucchero

un pizzico di sale

1 cucchiaio di lievito per dolci

Latte QB (circa 400 ml)

Mescolare tutti gli ingredienti solidi. Aggiungere le uova e il burro fuso. Infine il latte, circa 400 ml, fino a che non è della densità giusta. E qual è la densità giusta? Non deve essere liquido ecco.

Guarnire con le pesche grigliate al miele e yogurt greco.

Forse i waffle ci aiuteranno ad alzarci. Forse.

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